COSEsalve

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In punta di piedi sulle strade del terremoto, per cercare cose salvate o perse per sempre.

Coinvolta in prima persona negli eventi sismici dell’Emilia colpita dal terremoto nel maggio 2012 ha utilizzato la telecamera come una libera estensione dello sguardo, strumento casuale di incontro, spazio di relazione e attesa per cogliere nelle persone ciò che dell’esperienza si era sedimentato nel tempo. Attraverso una riflessione sulle cose, sugli oggetti accumulati nel corso di una vita, salvati o persi per sempre, dopo tre anni di riprese in solitaria nasce nel 2015 il documentario, cercando di unire documento e sentimento, raccontando attraverso diverse immagini, microstorie di famiglie e singoli, le loro emozioni e memorie.
‘La telecamera mi ha dato coraggio, è stata lo scudo che ha celato le emozioni che mi attraversavano ogni volta che entravo nel cratere, che entravo nella mie paure. Ho iniziato a filmare quell’estate, ‘per non dimenticare’ mi dicevo, perché nessuno immaginava che sarebbe successo. Anch’ io ho scelto cosa salvare ’.

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